Caffeina: cos'è, effetti, proprietà e contenuto negli alimenti

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Caffeina: contenuto negli alimenti, effetti, proprietà; caffeina per dimagrire e contro la cellulite.

La caffeina è un alcaloide presente nel caffè, nel tè, nelle noci di cola, nel cacao, nel guaranà e nell'erba Mate; la sua funzione è quella di difesa naturale dagli insetti parassiti.

Concentrazione media di caffeina nei principali alimenti e bevande:

  • Caffè espresso:  80 mg/tazzina
  • Caffè moka: 120 mg/tazzina
  • Tè: 30 mg/100 g (dipende dall'infusione)
  • Cacao: 100 mg/100 g
  • Coca cola: 35 mg/330 ml
  • Energy drink: 80 mg/250 ml

Metabolismo della caffeina:

la caffeina viene assorbita a livello intestinale raggiungendo la massima concentrazione ematica dopo circa 45 minuti dall’assunzione e dimezzata nelle successive 3 ore circa, per poi essere espulsa con le urine.

Effetti e proprietà della caffeina:

la caffeina ha un effetto stimolatorio generale sull’organismo;

agisce sul sistema nervoso centrale migliorando il rendimento fisico ed intellettuale;

favorisce lo stato di veglia stimolando la sintesi dell’adrenalina e della noradrenalina, due ormoni che giocano un ruolo antagonista nei confronti dell’adenosina, un neurotrasmettitore che induce il sonno; 

ha un’azione diretta sulla contrazione del muscolo cardiaco aumentandone la forza e grazie alla proprietà vasodilatatoria periferica aumenta solo di poco la pressione arteriosa;

ha un effetto stimolatorio sui centri respiratori migliorando quindi la capacità polmonare e quindi l’ossigenazione;

stimola la secrezione gastrica e biliare favorendo la digestione;

favorisce la diuresi;

ha proprietà analgesiche e può essere un utile aiuto contro il mal di testa; molti farmaci contro l’emicrania contengono caffeina per la sua azione vasocostrittrice dei vasi sanguigni celebrali;

favorisce il dimagrimento poiché stimola il metabolismo basale favorendo la termogenesi  e l’utilizzo degli acidi grassi a scopo energetico; studi affermano che 500 mg di caffeina al giorno (senza l’aggiunta di zuccheri) assunti per un certo periodo (per evitare l’assuefazione) riescono ad aumentare il metabolismo basale del 10-15%;

è spesso utilizzata in cosmesi, per uso topico, nella lotta contro la cellulite ed ai depositi di grasso localizzato grazie alla sua azione lipolitica e alla capacità di stimolare il drenaggio dei liquidi in eccesso (ritenzione idrica).

Altri effetti positivi sulla salute:

molti studi, anche se non confermati scientificamente, attribuiscono alla caffeina, probabilmente grazie alle sue proprietà ossidanti, un ruolo protettivo nei confronti del morbo di Parkinson, del diabete di tipo 2 e dei tumori a colon e fegato.

Sembra inoltre che un moderato consumo di caffè mantenga attive più a lungo le funzioni celebrali, anche in età avanzata.

Quanta caffeina assumere:

la sensibilità alla caffeina è soggettiva ed è minore nei consumatori abituali rispetto a chi ne consuma occasionalmente a causa dell’effetto assuefazione.

Un consumo ragionevole non dovrebbe superare i 300 mg giornalieri; oltre questa soglia può verificarsi una situazione di dipendenza detta caffeinismo.

Il caffeinismo si manifesta con uno stato di agitazione, nervosismo, cefalea, insonnia, ipertensione, palpitazioni cardiache e vampate di calore.

Effetti negativi della caffeina:

la caffeina riduce l’assorbimento e la biodisponibilità di due preziosi minerali: il ferro ed il calcio, quindi in caso di anemia, osteoporosi o fratture è bene limitarne l’assunzione;

limita la biodisponibilità della Vitamina B2;

controindicata in caso di gastrite od ulcera in quanto favorisce il rilascio dei succhi gastrici;

in caso di ipertensione, problemi cardiaci ed insonnia è opportuno ridurre il consumo di caffeina.

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