Dieta Dukan: funziona? Quali i rischi per la salute

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La dieta Dukan è un regime alimentare iperproteico ideata dal francese Pierre Dukan; essa sfrutta l’alto potere termogenico delle proteine, cioè l’energia e quindi il dispendio calorico che l’organismo impiega per la loro digestione. 

Molti medici e molti nutrizionisti hanno definito questa dieta pericolosa per la salute perché  squilibrata e che può portare scompensi anche gravi, soprattutto a carico di fegato e reni, oltre all’aumento del rischio del cancro al colon a causa dell’elevato consumo di carne. 

Questo tipo di alimentazione è sconsigliato a coloro che non godono di condizioni ottimali di salute (cardiopatici, ipertesi, diabetici, o chi soffre già di problemi renali od epatici), ma anche ai giovani in fase di sviluppo ed alle donne in gravidanza e comunque non va adottato per lunghi periodi.

In cosa consiste la dieta Dukan:

Essa si suddivide in quattro fasi denominate nell’ordine: di attacco, di crociera, di consolidamento e di stabilizzazione.

La fase di attacco dura 3 – 5 giorni e prevede il consumo di soli alimenti proteici magri: carni magre, pesce, frutti di mare, uova, latte scremato, yogurt magro e ricotta magra; bere molta acqua e praticare almeno 25 minuti al giorno di attività fisica aerobica: corsa, cyclette o una camminata a passo sostenuto.

La fase di crociera prosegue fino al raggiungimento del peso forma, quindi può durare diversi giorni. Gli alimenti permessi in questa fase sono gli stessi della fase di attacco con l’aggiunta, a giorni alterni di alimenti vegetali privi di amido: insalate, pomodori, cetrioli, zucche, zucchine, carote, cipolla, asparagi, ravanelli, fagiolini, porri, funghi, soia, spinaci, cavoli e massimo un cucchiaio d’olio d’oliva. Non sono permessi quindi: frutta, patate, legumi, condimenti grassi e naturalmente pane, riso e pasta.

La fase di consolidamento dura 10 giorni per ogni chilo perso nelle due fasi precedenti (ad esempio con 10 chili persi la durata sarà di 100 giorni): in questa fase è permesso il consumo quotidiano della verdura indicata nella fase precedente, inoltre viene introdotto un frutto di medie dimensioni (una mela, una pera, un’arancia, una pesca, una fetta anche grande di cocomero ecc..) oppure due frutti di piccole dimensioni (due kiwi, due albicocche ecc...) ad eccezione di: banane, ciliegie, uva e frutta secca.

Si introduce anche il pane integrale nell’ordine di una fetta due volte al giorno e 40 grammi di formaggio al giorno. In questa fase è consentito fare due pasti normali alla settimana non troppo abbondanti a condizione che il giorno seguente si consumi solo alimenti della fase di attacco.

La fase di stabilizzazione dovrebbe durare per sempre e prevede un regime alimentare normale in cui si è liberi di mangiare di tutto con l’eccezione di rispettare il "giovedì proteico" consumando alimenti a base di proteine come nella fase di attacco aggiungendo della crusca di avena.

Critiche e rischi

In conclusione, per perdere peso, meglio evitare diete che, una volta terminate, oltre a non garantire il risultato nel tempo, causino danni anche gravi alla nostra salute, bensì adottare un’alimentazione sana e praticare una regolare attività fisica; solo così si otterranno risultati duraturi e soprattutto in sicurezza portando beneficio alla nostra salute.

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